Bracigliano: “ la Banda ”.

* Ricostruzione storica della tradizione bandistica di Bracigliano del Prof. Francesco Cardaropoli (Direttore e Compositore x Banda, titolare della cattedra di Tromba e Trombone e docente in Strumentazione x Banda e Direzione di Orchestra di Fiati presso il Conservatorio di Musica di Salerno).

Fino al 1980 le notizie sulle tradizioni braciglianesi e sulla banda di Bracigliano sono riportate nella pubblicazione di Padre Teofilo M. Giordano “Storia di Bracigliano” acquisite dopo anni di studi faticosissimi, (archivio comunale, archivio delle parrocchie, documenti storici, ecc..).

Niente è stato scritto dal 1980 ad oggi riguardando l’argomento “banda” eccetto una “Tesi di Storia” per la Didattica della Musica BRACIGLIANO E LE SUE TRADIZIONI dal sacro al profano di Raffaella D’Ascoli presentata al Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno nell’anno accademico 2001- 2002, docente ordinario di Storia della Musica x la Didattica la Professoressa Francesca Seller.

Rileggendola attentamente, ho riscontrato delle imprecisioni nel capitolo - una tradizione gloriosa: “la banda”, e nel capitolo successivo: “la banda oggi”.

La lettura di questa tesi mi ha spinto a scrivere questo mio articolo su Bracigliano: “ La Banda ”. Comunque tutto, va elogiato il lavoro di Raffaella D’Ascoli che onora Bracigliano proponendo una Tesi sulle Tradizioni di questo popolo, cercando di ricostruire la storia della Banda/e locale/i specie da li dove Padre Teofilo Giordano si era fermato nel settembre 1980, pochi mesi prima del forte terremoto che colpì questa terra il 23 novembre 1980.

Mi permetto di apportare in questa mia nota le dovute correzioni in primis dove si parla di me, la tesi originale rimarrà agli atti del Conservatorio di Salerno senza l’apporto di correzioni, per un riscontro futuro.

A pag. 62 (la banda oggi..) si dice: dall’anno 1993 al 1997 a dirigere la banda c’è il M° Francesco Cardaropoli , anch’egli di Bracigliano, ma la banda avrà sempre nomi pugliesi: 93 Chieti, 94 Caserta, 95 Mesagne (Brindisi), 96 Regione Abruzzo Città di Chieti, 97 S. Giorgio Jonico (Taranto). Come si può notare le bande musicali da me dirette non sono solo pugliesi, ma Abruzzese (Chieti), Campane (Caserta) e Pugliese (Mesagne Brindisi, S.Giorgio Jonico Taranto) . Poi ho diretto fino al 1999 le “bande da Giro” rimanendo a S. Giorgio Jonico (Ta) anche nella stagione artistica 1998 e dirigendo nel 1999 la banda Città di Castellana Grotte (Bari) riportato anche nell’Annuario delle Bande d’Italia di Francesco Proietti di Roma e nel Dizionario delle Bande di Marino Anesa di Bergamo. Testimonianze queste scritte ed editate quindi provate, in quanto essendo di parte devo far riferimento a notizie certe, senza alterarle a mio piacimento. Così come mi aspettavo che l’autrice, come per gli altri compositori braciglianesi, avesse nominato qualche mia composizione per banda (Sinfonia originale x banda dedicata all’alluvione del 5 maggio 1998 ed eseguita dal Concerto bandistico Città di Bracigliano M° Rocco Eletto nel 3° Galà delle bande musicali dove vede lo stesso giorno esibirsi la banda locale e la banda di Francavilla Fontana diretta dal M° Gerardo Garofalo natio di Bracigliano su podio pugliese), i brani originali x Banda e Orchestra di Fiati, almeno qualcuna delle oltre 60 marce scritte, senza contare le musiche x Brass, Concerti per vari strumenti, Metodi didattici, Brani Corali, ecc…).

Ho l’obbligo di rettificare sempre a pag. 62 dove dice: dal 1998 ad oggi la Banda di Bracigliano ha sul podio il M° Eletto originario di Matera. Anche qui vi è un errore di date, infatti il M° Orsini (direttore della Banda di Bracigliano dal 1991 al 1996), lascia Bracigliano nel 1996 e accetta di dirigere la banda di Rutigliano (Ba), e viene chiamato a dirigere il M° Eletto nel 1997 e non nel ’98.

Gia quando dirigevo Chieti nel 1993 la Banda di Bracigliano aveva come direttore il M° Fiorangelo Orsini (da notare Orsini abruzzese dirige Bracigliano ed io campano dirigo una Banda abruzzese).

Tutto questo si riscontra agli atti del Raduno Bandistico di Salvitelle 1993 dove io dirigo Città di Chieti e Orsini Città di Bracigliano, il M° Garofalo (braciglianese di nascita) è sul podio di Francavilla Fontana (Brindisi), il M° Natale (già direttore di Bracigliano nel 1988) è direttore della banda di Caserta e il M° Eletto (che subentrerà ad Orsini nella direzione di Città di Bracigliano) è sul podio di Montescaglioso (Mt) suo paese natio. Tutti maestri questi che hanno avuto o avranno qualche cosa in comune con Bracigliano. È da precisare però che per me dirigere il Celebre Concerto Bandistico Città di Chieti era il massimo, podio che accettai dopo il consenso del grande M° Nicola Centofanti che l’anno prima mi aveva visto dirigere con la Banda di S. Giorgio Jonico (Ta) 1992 dove ero  maestro sostituto di Pietro Marmino (ultimo anno come direttore di questo grande maestro natio della vicino Sarno, sostituto del grande M° Giuseppe Piantoni alla Banda di Conversano (Ba).

La Banda di Bracigliano raggiungerà in questo periodo ( 1991 in poi) un livello eccezionale a tal punto che supererà di grande anche le titolate bande pugliesi (che con le bande abruzzesi avevano da sempre dominato il panorama musicale bandistico del meridione), grazie alla passione e alla dedizione del suo capobanda storico il Prof. Armando Del Vacchio. Per merito suo che si assaporò nel 1987 l’idea di ricongiungere il binomio: Banda di Bracigliano con direttore di Bracigliano. Infatti venne chiamato a dirigere il M° Gerardo Garofalo, ma come specificato a pag. 62 della Tesi della D’Ascoli, il M° Garofalo andò via prima dell’uscita della Banda di Bracigliano nel 1987 e svanì l’idea di un direttore di Bracigliano sul podio (tale binomio però si realizzerà nella stagione artistica 2005, dove il M° Garofano dirigerà la seconda Città di Bracigliano, nata nel 1999), così dalla morte del M° Aurelio Cardaropoli (avvenuta nel 1974), dopo che i Cardaropoli che per oltre 70 anni erano stati i Maestri direttori della banda di Bracigliano (prima il Padre Carmine e poi i figli Giuseppe ed Aurelio) nessun direttore locale aveva più diretto la banda città di Bracigliano. Al posto del M° Garofalo venne chiamato il M° Vincenzo Alise di Marigliano (Napoli), già noto direttore di grandi concerti bandistici e compositore di marce x banda. L’anno dopo la Città di Bracigliano cambiò il Maestro e venne a dirigere Pino Natale dalla Calabria, noto direttore di banda di quegli anni.

Nel 1989, dopo due anni col nome della banda Città di Bracigliano, si riprese un nome pugliese, Castellana Grotte (Bari) con lo stesso organico e con lo stesso direttore. Con la morte del De Caro avvenuta in quest’anno (organizzatore della banda) si pensò di ridare a Bracigliano la sua banda.

L’altra organizzazione bandistica guidata dal Moccia, parallelamente aveva la sua banda musicale , organizzata a Bracigliano sempre con nomi non locali (o Abruzzesi o Campani o Pugliesi). Infatti dal 1977 in poi ha avuto per molti anni il nome di Montefalcione (Av), Chieti, Ceglie Messapica (Brindisi), S. Giorgio Jonico (Ta) fino al 1991sempre col M° Melillo (escluso nel 1984 col nome di Lanciano diretta dal M° Benvenuto), e nel 1992 sempre a S. Giorgio Jonico (Ta) viene chiamato a dirigere il vecchio M° Marmino con F. Cardaropoli come maestro sostituto. L’ultimo anno dell’organizzazzione Moccia (la “banda vecchia” dei Cardaropoli affidata dopo la morte di Aurelio al Moccia), si chiude a Chieti col direttore principale M° F. Cardaropoli (il quale l’anno dopo andrà a dirigere Città di Caserta). È dal 1994 che a Bracigliano vi è un'unica organizzazione bandistica fino al 2000 quando viene fondata una seconda banda di Bracigliano. Quindi dal 1904 al 1974 i Cardaropoli organizzano la banda città di Bracigliano.

Tra il 1920 ed il 1960 si forma un secondo complesso bandistico “la banda nova” diretta dal M° F. D’Amato.

Con la morte di Aurelio Cardaropoli (1974 - ultimo erede dei Cardaropoli avviato alla musica) la banda viene affidata a più organizzatori per due anni e diretta dal M° Ettore del Toro. È nel 1977 che la banda si divide in due tronconi (da questa data non compare più il nome Città di Bracigliano fino al 1987), affidati rispettivamente al Moccia (1977 – 1993) senza interruzioni però con nomi diversi avendo per oltre 10 anni alla guida il M° Melillo, per uno il M° Benvenuto (1984), il M° Marmino (1992) e il M° Cardaropoli (1993), questa banda identificata come continuatrice della “Banda vecchia” dei Cardaropoli (da annotare che questa banda inizia con i Cardaropoli nel 1904 e termina, anche se con nome diverso con F. Cardaropoli nel 1993),  e al De Caro (1977 – 1989) sempre dal 1977 fino alla data della sua morte avvenuta nel 1989 organizza la banda con nomi sempre pugliesi, (escluso nel 1987 organizzata con altri organizzatori di Bracigliano (famiglia Ricciardiello) e 1998 organizzata da solo sempre col nome di Bracigliano diretta dal M° P. Natale), cambiando sempre il maestro direttore: Miglietta, Garofalo, Alise, Ligonzo, Natale e molti altri.

L’ordine cronologico dell’organizzazzione Moccia dal 1977 al 1993:

1977 e 78  Montefalcione (Av), 1979 Chieti, 1980 – 81 – 82 – 83 – Montefalcione (Av), 1984 Lanciano, 1985 –e 86 Ceglie Messapica (Br), 1987 – 88 – 89 Montefalcione (Av), 1990 Ceglie Messapica (Br), 1991 e 92 S. Giorgio J. (Ta) e 1993 Chieti.

Organizzazione De Caro:

1977 e 78 Acquaviva delle Fonti (Ba), 1979 e 80  Mottola (Ta), 1981 e 82 Ceglie Messapica (Br), poi torna anche a Mottola tra 83 e 86, 1987 e 88 Bracigliano e 1989 Castellana Grotte (Ba).

Nell’arco 1990 ad oggi la banda di Bracigliano ha sempre continuato il suo glorioso cammino ed ha avuto come direttore il M° Alise, ritornato solo per la stagione musicale 1990, poi il M° Orsini (91-96) e il M° Eletto (1997 ad oggi).

Come detto nel 2000 si viene a formare un secondo concerto bandistico (Bracigliano 2), ma questo è riportato correttamente nella tesi, ed avrà come maestro anche Orsini (2003 e 2004), ritornato a Bracigliano e passato all’altra banda e nel 2005 il M° Garofano, finalmente dopo 31 anni un direttore natio di Bracigliano sul podio locale.

Bisogna però stare attenti alle notizie verbali tramandate da individuo ad individuo che possono essere sempre alterate o non veritiere. Infatti la D ’Ascoli ha fatto tesoro di alcune interviste fatte a persone anziane di Bracigliano. Molte le notizie, che non possiamo confermare, specie quelle dove si dice che la banda “vecchia” diretta dal M° Aurelio Cardaropoli era superiore alla banda “nova” diretta dal M° Francesco D’Amato, ma quest’ultima aveva proprio in D’Amato il punto di forza, essendo questo, come si dice oralmente, più bravo rispetto ad Aurelio.

In una “disputa” di qualche anno fa si diceva che D’Amato era stato in America a studiare ed aveva diretto una banda oltre oceano. Intere famiglie si spostavano da un continente all’altro per cercare lavoro. È capitato anche alla famiglia di mio padre restare in America per molti anni ed ancora li ci sono tutti i familiari, quindi non penso che a quei tempi si andasse in America a studiare. Da un’attenta analisi della pubblicazione di P. Teofilo Giordano, il M° Francesco D’Amato era si andato in America a 12 anni (come tanti in quegli anni), ma era ritornato a 16. Non si può studiare o prendere un diploma di composizione a 16 anni, ma come sospettavo, mettendo insieme le date riportate dal testo di Padre Teofilo Giordano, ho potuto ricostruire quegli anni.

Come dire, per alzare il livello di una persona si dicevano cose che non erano del tutto vere, infatti, come avviene anche oggi, ogni banda aveva i suoi “tifosi” e quindi se si va a chiedere qualche cosa a persone che sono vicine ad una delle due bande, è possibile riscontrare che andando a chiedere informazioni a persone dell’altra banda, tali informazioni sono tutte diverse. Ricordiamo che nel periodo 1920 – 1960 a Bracigliano c’erano due concerti bandistici e si vennero a creare fazioni opposte tra banda “vecchia” (diretta dai Cardaropoli) e banda “nova” (diretta da Francesco D’Amato) che generavano talvolta vere risse “a corpo a corpo”. Alcune volte, specie quando si incontravano la banda “vecchia” e la banda “nova”, le due bande dovevano concludere il concerto perché le liti degeneravano.

Per capire meglio, intere famiglie , come si fa a volte con i partiti politici, facevano il “tifo” per l’una o per l’altra banda al punto che ancora oggi c’è la famiglia dei “banda vecchia”, nomignolo attribuito a quella famiglia che era simpatizzante della banda musicale di Bracigliano dei Cardaropoli.

Ma a pag. 52 si chiarisce tutto: negli Usa andò si a dirigere un Maestro di Bracigliano, ma non D’Amato ma il M°Amato (sono presenti ancora oggi famiglie degli Amato e famiglie D’Amato).

Oggi si fa ancora confusione, infatti parlando con una persona anziana “Filippiello”, mi diceva che il M°Amato (che era stato in America a dirigere) era più bravo di Cardaropoli sul podio della banda di Bracigliano. Ma il M° Amato (che pure dirigerà tornato dall’America la banda della vicina Roccapiemonte non avendo trovato posto da direttore a Bracigliano) ed il M° D’Amato erano due persone distinte e separate. Quindi bisogna stare attenti alle cose verbali, non togliendo nulla al M° D’Amato che sicuramente fu un buon maestro di Banda essendo stato anche allievo del M° Carmine Cardaropoli (caposcuola della tradizione bandistica braciglianese).

È nel 1924 che Carmine Cardaropoli lasciò la direzione della banda ed il figlio Giuseppe (appena diplomato in strumxbanda al S.. Pietro a Majella ) la diresse per 10 anni. È nel 1934 a Giuseppe subentrò Aurelio che la diresse per circa 40 anni, fino al 1974 anno della sua morte.

Ecco che Ettore del Toro, capobanda di A. Cardaropoli, assume la direzione per due anni della banda Città di Bracigliano. Le cose non andavano più come prima, Aurelio in tanti anni di banda si aveva fatta una grande amicizia presso i “comitati festa”, specie in Abruzzo. Ricordo che in un paese dell’Abruzzo quando nel 1993 dirigevo Città di Chieti, alcuni anziani si avvicinarono e mi chiesero se ero parente di Aurelio Cardaropoli M° della Banda di Bracigliano. A distanza di venti anni si ricordavano ancora di Aurelio Cardaropoli e mi dissero che era un “gran signore”, stimato in Abruzzo (molto meno a Bracigliano). La cosa che mi colpì fu che domandai loro se conoscessero l’altra banda diretta dal M° D’Amato, ma la risposta fu negativa.

Da qui capii che Aurelio per la serietà negli impegni e la buona banda che dirigeva, accontentava i comitati, rappresentanti di bande, i quali garantivano alla banda di Bracigliano di Cardaropoli molte serate.

Mentre prima a gestire tutto era solo il maestro (fino al 1974), nel 1975 e nel 1976 ci sono fino ad otto proprietari, (più persone ci sono  più è difficile gestire il tutto).

Un episodio raccontatomi da una persona cara: quando si andava sulle piazze, i comitati festa facevano trovare i lettini ai solisti (usanza quasi del tutto scomparsa oggi c’è solo l’alloggio per il Maestro ed il flicornino concertista, a volte è difficile anche avere questi due), mentre prima i solisti erano tra i sei e gli otto, con gli otto proprietari si arrivava a chiederne tra i sedici e i diciotto letti. Ma non si poteva accontentare tutti e otto i proprietari e spesso si generavano risse tra di loro.

Un pò le cose non andavano perché le feste erano sempre meno, un pò perché in tanti non si gestiva bene l’ambiente, venne a succedere che la banda si sfasciò. Il lavoro faticoso della famiglia Cardaropoli andò distrutto in due anni.

Come abbiamo detto, degli otto rimasero solo due, Moccia e De Caro e nell’anno seguente (nel 1977)  il Moccia organizzò la banda col nome di Montefalcione (Av) col M° Melillo e De Caro quella di Acquaviva delle Fonti (Ba) col M° Miglietta. Mentre il Moccia tenne il M° Melillo dal 1977 al 1991 (escluso nel 1984 la banda aveva il nome di Lanciano (Ch) col M° Benvenuto), De Caro cambiò spesso i maestri della sua banda (usanza anche questa per cercare di ritornare sulle piazze con nome diverso). Queste notizie sono confermate nel testo “Capire la Banda ” (di F. Boscia e P. Mariella edito Cassa Rurale ed Artigiana di Sammichele di Bari) dove si può risalire alle notizie da me riscontrate dal 1977 al 1989, dove vengono riportate tutte le bande con i maestri direttori e i solisti. Bisogna spiegare anche al lettore che avendo un nome pugliese conosciuto si aveva la possibilità di fare più feste. L’altra possibilità era che avendo lo stesso maestro, per entrare sulla stessa piazza l’anno dopo, si cambiava il nome della banda (come fece il Moccia) oppure cambiare spesso il maestro (come fece il De Caro). Si era sparsa voce che le bande pugliesi erano le migliori, è questo il motivo portante che si tentò da qui in poi sempre di avere nomi pugliesi.

A pag. 61 della tesi, si parla del Moccia e del De Caro: Giovanni Moccia (Flicornino) e Giuseppe De Caro (Baritono). L’organizzazione della banda di Bracigliano era stata affidata anche ad altri, ma queste due figure vennero col tempo ad essere i proprietari della banda cosiddetta “vecchia” (il Moccia) e della banda “nova” il De Caro. Ma mentre il Moccia continuò una vita nella banda fino al 1993, il De Caro concluse prima la sua attività (anche perché sopraggiunse la morte).

Anche qui vi è un errore di date. La tesi della D’Ascoli dice che il De Caro dal 1979 al 1989 (anno della sua morte) si dedicò alla banda e il Moccia dal 1989 fu il continuatore della tradizione musicale. Non è così perché i due facevano parte insieme ad altri (dopo la morte del M° Aurelio Cardaropoli proprietario e direttore della banda di Bracigliano) dell’organizzazione della banda di Bracigliano nei due anni subito dopo la morte di Aurelio Cardaropoli col M° Del Toro, e poi si divisero (1977). Ma continuarono paralleli la tradizione bandistica. Il percorso tracciato da queste due figure non inizia da queste date sopra citate da Raffaella D’Ascoli, ma dopo la morte del M° Aurelio Cardaropoli. Leggendo il libro “Capire la banda”, il Concerto Bandistico di Acquaviva delle Fonti col M° Raffaele Miglietta (la banda più antica della Puglia) già nel 1977 la organizzava il De Caro e lo stesso anno  il Moccia era a capo dell’organizzazione della Città di Montefalcione (Av) col M° Pellegrino Mellillo. Quindi dal 1977 si può ricostruire bene tutto il percorso fino al 1989. Quello che non si poteva ricostruire, erano i due anni dopo la morte di Aurelio Cardaropoli, affidati alla direzione del M° Del Toro (75 e 76). 

Queste due figure (Moccia e il De Caro) garantirono il cammino della banda da loro organizzata perché insegnavano  rispettivamente nel “corso ad orientamento musicale” a Bracigliano e i tanti giovani studiavano musica e venivano inseriti nelle rispettive bande. Il panorama culturale oggi è totalmente cambiato. I ragazzi studiano in Conservatorio e il corso ad orientamento musicale non esiste più. Ma è cambiato anche lo scenario delle bande. Le due bande locali (oggi chiamate Bracigliano 1 e Bracigliano 2, non per meriti artistici, ma per ordine cronologico di comparsa) sono costrette a prendere i musicisti per la maggioranza da fuori (dalla Sardegna, Sicilia, ma anche da fuori Italia: Romania - Albania). Lavorano a Bracigliano rumeni, albanesi, russi, d’estate con la banda e d’inverno la “terra”, lavori che gli italiani non vogliono più fare. I giovani studiano tutti e vanno all’Università e non hanno più fiducia nella musica o nei lavori tradizionale, che almeno 15 anni fa garantiva un posto sicuro. Oggi chi va in Conservatorio studia principalmente il pianoforte ed il Violino (anche per la presenza delle nuove cattedre di strumento musicale nella S.M.). Mentre per il Pianoforte sono pochi che poi continuano, stanno venendo fuori i violinisti e non gli strumenti a fiato (come nel passato) che garantivano i musicisti in banda. (Non so è una tendenza strana dal punto che anche mio figlio Gennaro studia il Violino avendo come Padre un docente di Conservatorio strumentista a fiato).

Fra qualche anno (non avendo più un vivaio di strumentisti a fiato) si potrà sicuramente mettere su un’orchestra e non la banda. Quindi il panorama braciglianese potrebbe mutare. Questo ci deve far “preoccupare” perché non avendo più il “vivaio” degli strumentisti a fiato, la banda potrebbe scomparire con tutta la sua gloriosa tradizione.

Dopo aver citato anche la tendenza dell’ultima ora, spero di aver fatto cosa gradita per quanti leggeranno questa “Tesi” con la mia nota finale, così da avere un prospetto più chiaro sulla tradizione bandistica di Bracigliano che è la tradizione più conosciuta e più longeva di tutte le altre. Non si può in conclusione non parlare dell’evento eccezionale che nel luglio 2003 si è verificato a Bracigliano (così da avere anche queste notizie fresche): il I° Raduno Bandistico con otto serate consecutive di bande musicali. Ogni sera c’è stato un pienone di appassionati ed il tempo è stato molto clemente col raduno (nessuna sera ha piovuto). È orgoglio per me citare questo raduno organizzato dall’amministrazione comunale anche perché ogni sera la manifestazione si è aperta con una mia marcia per banda, questo ci fa capire che forse il contrasto tra braciglianesi è ormai messo alle spalle, ma è da annotare però che due bande si sono rifiutate di eseguire una mia marcia: Bracigliano 2 e S. Cipriano Picentino (quasi tutti di Bracigliano), ma nessuna delle altre bande che venivano da fuori, hanno rinunciato ad eseguire le marce da me composte e volute dall’amministrazione comunale organizzatore del Raduno. C’è da dire che da questo momento in poi le altre bande hanno eseguito le mie marce anche in altre piazze d’Italia a testimonianza che le marce proposte erano valide. La banda di Conversano (Bari) ad esempio ogni sera ha aperto il programma con “Banda Musicale” mia marcia eseguita da una banda pugliese. Bracigliano 1 e quella di Conversano (Ba) 1, si ritroveranno lo stesso giorno in competizione ad Alberobello (Ba) a fine Settembre 2003 incominciando la serata musicale in terra pugliese rispettivamente con “I Ciarlatani” e “Banda Musicale” (le marce del raduno 2003).

Purtroppo Bracigliano è risaputo, ama fortemente il forestiero (due bande – due direttori di fuori) e quindi si rinnova sempre il detto che ci tiene compagnia ormai da molti anni: “nessuno è profeta in patria”. Spero vivamente per il futuro che si cambi atteggiamento e si valorizzi di più i nostri giovani, per continuare così la grande tradizione che Bracigliano si porta dietro da ormai due secoli.

      

 

Bracigliano   Febbraio 2004                                   M° Francesco Cardaropoli

 

P.s. Inserendo quest’articolo sul mio sito www.maestrocardaropoli.it a settembre 2005 posso aggiungere che il “Raduno Bandistico” è arrivato alla 3° edizione.

A luglio 2004 si sono esibite 5 Bande e quest’anno si sono esibite 7 bande (ma le migliori del momento). È stato sicuramente il miglior raduno organizzato fino ad oggi, dove tutte le bande (comprese le locali), hanno eseguito all’inizio una marcia sinfonica, sempre diversa, di F. Cardaropoli, riconoscendo tutte le bande la valenza delle composizioni.

Il M° Samale (grande direttore D’Orchestra) nel dirigere la grande banda Città di Lecce nella 2° serata, ha riferito che la marcia “Banda Musicale” di F. Cardaropoli, ha tutto quello che una grande marcia può avere, ma soprattutto tutto quello che si può inserire in una grande marcia x banda.